Il costo del coperto e le facili ipocrisie

La giunta del Comune di Milano, in previsione dell’Expo 2015 ha presentato un piano di iniziative programmatiche per lo sviluppo del turismo e ha inserito tra queste misure anche l’eliminazione da parte dei ristoratori del costo del coperto “per definire servizi di qualità a costi contenuti, per tutelare i visitatori e fronteggiare un eventuale aumento ingiustificato dei prezzi”. Con tanto di “bollino etico” che segnala il ristoratore buono da quello cattivo… come se la morale di un gestore dipendesse dal costo del coperto, ma stiamo scherzando?

Innanzitutto sarebbe molto più interessante che le amministrazioni e la politica in generale, si impegnassero “a fronteggiare un eventuale aumento ingiustificato” delle tasse nei confronti delle aziende, sopratutto in questo periodo; tuttavia per restare in tema ci stupisce come – se da un lato si è spinto sulle liberalizzazioni – dall’altro lato si riscontri come la politica intende (alla faccia della libertà d’impresa!) influire sulle decisioni degli imprenditori, fino a questo punto.   

Tutto questo perchè si teme l’assenza in città di una “offerta ricettiva low cost“. Ma l’offerta dipende dalla domanda e – come ribadisce Alfredo Zini, vicepresidente Fipe“i turisti sono un patrimonio per tutti” e non è certo intenzione dell’imprenditoria trattarli male o ingannarli.

La provocazione della giunta di Milano ci pare quindi un pò banale – il dibattito sul costo del coperto è finito da tempo! Sono bel altre le cose di cui occuparsi per il rilancio del turismo! – e anche svilente per la città stessa, patrimonio di attività di pubblico esercizio che hanno fatto scuola. Siete proprio così sicuri che la qualità e l’attrattività ricettiva del comune di Milano (ma dei comuni in generali) passi da un’offerta low cost?.

Comunque sia, prima di fare proposte di questo genere, invitiamo tutti gli amministratori ad occuparsi maggiormente della salvaguardia del tessuto imprenditoriale con una pressione tributaria locale bassa e con progetti di incentivo all’imprenditoria, non mortificanti come questo sul costo del coperto; solo così si potranno fare piani di tutela dei visitatori lungimiranti.

Qui puoi leggere l’articolo di Libero che intervista sul tema il Vicepresidente FIpe Alfredo Zini.

About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.

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