Archivi Giornalieri: 30 Settembre 2013

Iva dal 21 al 22%. L’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio ne evidenzia i pesanti effetti

Dalla mezzanotte scatta l’aumento dal 21 al 22% dell’Iva. Un’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio evidenzia i pesanti effetti recessivi di questo aumento con un impatto negativo su consumi, prezzi, redditi, produzione e occupazione.

Sulla ‘stangata’ Iva si levano le grida di dolore dei commercianti e dei consumatori.  La crisi ”ha stremato famiglie e imprese” – osserva il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli – e impone percio’ al Governo ”la responsabilita’ di scongiurare, anche se i tempi e i margini sono strettissimi, l’aumento dell’Iva, perche’ questo determinerebbe effetti recessivi e depressivi esiziali per l’economia reale”. 

Gli effetti recessivi dell’aumento dell’Iva dal primo ottobre sembrano essere inevitabili ma sopratutto sono sottovalutati da più parti. Per questo motivo l’Ufficio Studi Confcommercio nei giorni scorsi aveva effettuato una precisa analisi economica di questi effetti: