archivi Categorie: L’Esperto risponde

Contributi a fondo perduto per le aziende che assumono

Il Comune di Cesena ha stanzato 94.000 € di contributi a fondo perduto per le aziende che procedono con nuove assunzioni o stabilizzano lavoratori precari.

Per ogni assunzione a tempo pieno ed indeterminato saranno erogati 4.000 euro, mentre per assunzioni a tempo determinato non inferiori ai 12 mesi 2.000 euro.
I contribut potranno essere richiesti per le assunzioni o trasformazioni effettuate tra il primo gennaio 2012 e il 3 dicembre 2012.

Un Fondo di finanziamento a favore dell’occupazione giovanile e delle donne

Questa settimana è stato istituito ufficialmente tramite Gazzetta Ufficiale un Fondo per il finanziamento di interventi a favore dell’occupazione giovanile e delle donne che prevede un incentivo pari a € 12.000 per chi stabilizza, entro il 31 marzo 2013:

– rapporti di lavoro a termine, di collaborazione coordinata (anche in modalità progetto) e di associazione in partecipazione con apporto di lavoro,
– in essere oppure cessati nei sei mesi precedenti l’assunzione.

Art. 62: Privilegi dei grandi creano danni ai piccoli esercenti

Mancano meno di 10 giorni all’entrata in vigore dell’articolo 62 del Decreto Liberalizzazioni che impone il pagamento entro 30 giorni per le derrate alimentari e i pubblici esercizi manifestano preoccupazioni.
Infatti, la norma studiata per riequilibrare il rapporto tra grandi centrali di acquisto e produzione si ripercuote gravemente sui pubblici esercizi, normalmente organizzati in aziende a carattere familiare o di piccole dimensioni, che in caso di ritardato pagamento rischiano sanzioni da 500 fino a 500mila euro.

Tabacchi e Ludopatia: Nuove discipline

Il Decreto Legge 158/2012 ha introdotto nuove norme sulla vendita dei tabacchi e l’utilizzo delle NewSlot che entreranno in vigore il primo gennaio 2013.

Per quanto riguarda le nuove norme sul tabacco, in primo luogo l’articolo 7 del Decreto introduce il divieto di “vendita o somministrazione” dei prodotti del tabacco ai minori di 18 anni, aumentando così il limite di età, precedentemente stabilito in 16 anni, prevedendo anche delle sanzioni per coloro che violano tale divieto, che arrivano alla sanzione pecuniaria fino a 2.000 euro e alla sospensione per tre mesi della licenza all’esercizio dell’attività, in caso di reiterazione.Inoltre, viene introdotto l’obbligo per l’esercente, che vende prodotti del tabacco, di chiedere all’acquirente l’esibizione di un documento di identità, tranne nei casi in cui la maggiore età dell’acquirente sia manifesta.

Lavoro a chiamata: cosa cambia?

Il Ministero del Lavoro ha accolto le proteste della Fipe circa le nuove indicazioni operative per il lavoro a chiamata. Il Ministero ha infatti deciso che fino al 15 settembre (e quindi non dal 13 agosto come prevedeva inizialmente la Riforma del Lavoro) le comunicazioni concernenti il lavoro intermittente potranno continuare ad essere effettuate anche agli indirizzi di posta certificata, posta elettronica e fax delle Direzioni Territoriali del Lavoro.

La FIPE continuerà nella sua azione tesa a rendere più semplici le modalità per le comunicazioni del lavoro intermittente, ma al momento se nulla cambierà dal 15 settembre ’12 le istruzioni da utilizzare per effettuare la chiamata del lavoratore intermittente sono le seguenti:

Pubblico Esercizio: quali sono le autorizzazioni necessarie?

Per aprire un’attività di pubblico esercizio sono necessarie alcune autorizzazioni.
Vediamo intanto quali quelle obbligatorie e quali, invece, quelle accessorie.

Il pubblico esercizio deve conservare all’interno del locale le seguenti autorizzazioni obbligatorie:
– Autorizzazione amministrativa originale (SCIA);
– Comunicazione telematica dell’orario di apertura e chiusura dei pubblici esercizi;
Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) se si hanno dei dipendenti o in caso di società, e i loro attestati della formazione professionali;

Sicurezza & Ambiente nei Pubblici Esercizi.

In presenza di un dipendente oppure nel caso di una società con soci lavoratori nella stessa attività, il pubblico esercizio deve adempiere alla legge 81/08 (e successive modifiche) in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Mai come oggi, infatti, viene data importanza a questi argomenti che hanno l’obiettivo di abbassare il numero di incidenti sul lavoro, puntando tutto sulla prevenzione. Certo è una voce di costo onerosa per gli imprenditori ma, nel tempo, permette di evitare esborsi sicuramente maggiori.

Ma come si fa, quindi, ad essere in regola con questa legge????

Sorvegliabilita’: quali sono i criteri per i locali pubblici?

I criteri di sorvegliabilita’ dei locali adibiti a pubblici esercizi
(D.M. n. 564 del 17 dicembre 1992)

La sorvegliabilita’ è una normativa che rientra nel controllo per la Pubblica Sicurezza ed è molto importante rispettarne i requisiti. L’autorizzazione di somministrazione alimenti e bevande può essere sospesa nel caso venissero a mancare i criteri che garantiscono la sussistenza della sorvegliabilità esterna ed interna dei locali.