Rivoluzione nei pubblici esercizi: scatta l’obbligo di indicare gli allergeni contenuti nei prodotti somministrati

A proposito del Regolamento dell’UE 1169/2011 sugli allergeni riportiamo di seguito un articolo apparto sul sito della Fipe Nazionale a proposito di un seminario realizzato a Firenze.

Anche presso le nostre sedi associative realizzeremo dei corsi specifici per comprendere i nuovi obblighi imposti dalla normativa. 

“Crostacei, arachidi, soia e cereali contenenti glutine. Cos’hanno in comune tutti questi prodotti? Possono provocare allergie o intolleranze. È bene dunque che chi acquista un primo, un dolce o un panino sappia se in esso sono contenuti allergeni o meno.

Per questo motivo il Regolamento impone dal prossimo 13 dicembre l’obbligo di indicare gli allergeni contenuti negli alimenti somministrati o venduti per asporto. Una rivoluzione per i baristi e i ristoratori, che di fronte alla novità hanno reagito con una certa preoccupazione. Invece Fipe-Confcommercio Firenze vuol lanciare “un segnale distensivo”. E lo ha fatto in occasione del seminario ‘Etichettatura’ al ristorante Sabatini di via Panzani 9a.

Dopo i saluti del vicepresidente vicario Fipe nazionale Aldo Cursano e del vicepresidente Fipe Firenze Andrea Angelini, si è entrati nel vivo del seminario con gli interventi di Marcello Fiore, direttore generale Fipe nazionale e Rosa Caterina Cirillo dell’ufficio legale Fipe, i quali hanno parlato della nuova normativa e hanno illustrato la modalità di comunicazione degli allergeni alla clientela, descritta nel Manuale di Corretta Prassi Operativa della Federazione, validato dal Ministero della Salute, successivamente sono intervenuti Luca Cianti dell’Asl di Firenze e di Meri Venturino di Isaq Consulting. A coordinare i lavori Tiziano Tempestini, direttore Confcommercio Firenze.

“Questa norma non deve spaventarci – dice Cursano -. Si tratta di una novità importante, certo. Rispetteremo il regolamento con quello spirito di servizio con cui ogni giorno ci rivolgiamo al nostro pubblico, ma anche con quella dovuta semplificazione tesa a salvaguardare la nostra storia e il nostro saper fare, senza rinunciare alla nostra specificità”.

In concreto, l’indicazione degli allergeni si allarga dal preconfezionato a ciò che è somministrato. I ristoratori, per esser tranquilli, dovranno limitarsi a indicare nel menu l’eventuale presenza di allergeni all’interno dei prodotti venduti. Insomma, “il consumatore deve esser messo in grado di valutare serenamente i cibi da comprare”. E in questo senso, sottolinea Cursano, “Fipe non può che essere in prima fila nel garantire ai propri clienti una scelta tranquilla e consapevole”. Tra l’altro Fipe, nel proprio Manuale di corretta prassi operativa validato dal Ministero della salute, ha previsto una modalità di comunicazione degli allergeni in relazione ai piatti contenuti nel menu. “Un’occasione preziosa per chiarire le migliore metodologie da adottare per fare una corretta comunicazione – dice Angelini -. È bene che ci sia trasparenza nei confronti del consumatore”.

Dal sito www.fipe.it

About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.

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