Comune di Cesena: le imprese pagano più tasse di quelle necessarie?

nevoneCi è giunto in mail il seguente comunicato stampa di Riccardo Cappelli, capogruppo Pdl in consiglio comunale di Cesena, circa l’elevata tassazione a cui le imprese di Cesena  sono sottoposte.
 
Cappelli entra nel dettaglio di quello che come rappresentanza di impresa abbiamo sempre sostenuto anche su questo blog (in merito ad esempio di occupazione suolo pubblico, Imu, tares e tassa di soggiorno) e cioè l’ingiustificata ed elevata tassazione, anche locale, nei confronti delle imprese.
 
Pubblichiamo di seguito la nota perchè crediamo che se le cose stanno così – al momento la smentita comunale non è arrivata – questa nota merita di essere conosciuta almeno dalle imprese.
 
Volentieri pubblicheremo una eventuale comunicazione che il Comune di Cesena vorrà mandare a riguardo.
 
PAGHIAMO PIU’ TASSE DI QUELLE NECESSARIE
Intervento sulla seconda variazione al bilancio di previsione 2013 
 
Questa seconda variazione di bilancio è importante non tanto per le cifre in ballo, che sono piuttosto limitate in quanto parliamo nel complesso di 85mila euro di minori entrate compensate da una riduzione di spesa di pari importo, ma perché consente di verificare gli effetti di alcune scelte operate a dicembre da questa maggioranza e da noi fortemente criticate.
Mi riferisco in primis all’introduzione dell’imposta di soggiorno che – ora possiamo dirlo – è stata un vero e proprio flop in termini di gettito in quanto sono stati incassati fino ad ora solo 120mila euro rispetto ai 400mila previsti. Un flop che tuttavia è costato caro al nostro turismo, perché ha contribuito ad aggravare il calo di presenze nelle strutture ricettive cesenati: si parla di un -15/20% rispetto al 2012. Il Vicesindaco Battistini in Commissione è stato chiaro e onesto intellettualmente, facendo capire che qualcosa non ha funzionato come nelle intenzioni. Per la verità noi eravamo stati facili profeti quando in sede di discussione del bilancio esprimemmo le nostre preoccupazioni sulla nuova imposta di soggiorno: Cesena ha un turismo che in gran parte è congressuale, ed è evidente che – potendo scegliere – un turista preferisce soggiornare in strutture vicinissime alle nostre dove non è applicata tale imposta. Ora si cerca di correre ai ripari, ma la risposta dell’Amministrazione comunale è ancora una volta tardiva e soprattutto non sufficiente, perché non ha alcun senso mantenere in piedi un imposta che ha effetti depressivi sulla nostra economia e il cui gettito rappresenta meno del 3 per mille del totale delle entrate comunali. Ed è questo il motivo per cui abbiamo preparato un emendamento alla variazione di bilancio, che mira ad abolire d’ora in avanti l’imposta di soggiorno. Si tratta di un sacrificio piccolissimo per le entrate comunali, lo abbiamo stimato in poco più di centomila euro per l’anno in corso, ma che ha un valore simbolico importante. E’ chiaro che qualora venisse accolto l’emendamento proporremo anche una modifica alla delibera successiva, quella inerente al regolamento dell’imposta.
Un altro elemento significativo, o meglio una conferma, che giunge anche da questa variazione di bilancio è la presenza di un consistente avanzo di amministrazione seppur ancora presunto. L’amministrazione comunale ci ha abituato negli ultimi anni ad ascoltare sovente il grido “al lupo, al lupo”. L’anno scorso dopo il nevone, l’aliquota ordinaria dell’IMU è stata innalzata al massimo livello consentito dalla legge, sull’onda emotiva di una stima dei danni che ricordava più la guerra del ’15-18 che gli effetti di una nevicata abbondante. In realtà sappiamo che le reali spese del Comune sono state circa un quarto delle cifre inizialmente propagandate. E così è stato per il gettito IMU del 2012, che riserva ancora sorprese positive tant’è che al 31 agosto sono entrati 600mila euro da ravvedimenti dell’anno scorso. E così sarà, probabilmente, anche quest’anno, dato che la stima dell’avanzo comunale per il 2013 è ad oggi pari a circa 3 milioni di euro. Non si tratta di semplice prudenza, che di per se chiaramente è positiva. La chiusura di bilanci con avanzi consistenti è invece un fatto sistematico di questa legislatura e significa che noi (anzi, voi) avete chiesto ai cittadini più soldi di quelli che realmente servivano al Comune per mantenere i servizi. E sarebbe per me gravissimo se anche il bilancio 2013, dopo aver imposto ai cittadini pesanti sacrifici con l’IMU, la TARES e l’imposta di soggiorno, chiudesse con un avanzo magari da utilizzare per aumentare ulteriormente la spesa anziché ridurre la pressione fiscale.
E’ interessante, colleghi, analizzare non solo l’importo dell’avanzo presunto, ma anche da che cosa è determinato. Facendo ciò si scopre che in gran parte è generato da accantonamenti al fondo di riserva e al fondo svalutazione crediti, che sono cresciuti notevolmente negli ultimi tempi.
Perché quindi questi forti accantonamenti ai fondi rischi? Di che cosa ha paura l’Amministrazione comunale?
Probabilmente della richiesta danni da 2 milioni di euro avanzata da un noto istituto di credito locale, che ritiene il Comune corresponsabile del fallimento della partecipata Sapro, ma un’altra chiave di lettura potrebbe essere quella contenuta nella stessa delibera della variazione di bilancio, quando nel terzo punto del “rilevato che” si legge: “il Comune di Cesena ha rilasciato a favore di istituti di credito garanzie fidejussorie per l’assunzione di mutui da parte di società sportive; poiché le fidejussioni rilasciate dalle società sportive a favore del Comune quale garanzia del pagamento delle rate dei mutui non coprono l’intero ammontare, si ritiene di vincolare una quota di avanzo di amministrazione 2012 di euro 500.000 a tutela di eventuali inadempienze delle società sportive”.
Cioè in altri termini, noi oggi con questa variazione di bilancio destiniamo 500.000 euro di risorse dell’avanzo 2012 perché il Comune, evidentemente, ha qualche timore circa le fidejussioni rilasciate per la contrazione di mutui da parte di alcune società sportive.  A questo punto ci sono due domande da porre: la prima è come mai le contro-garanzie rilasciate dalle società sportive non coprono l’intero ammontare dei mutui, e la seconda è perché questo accantonamento prudenziale si fa solo ora. Forse si ha qualche dubbio sulla solidità di una società sportiva in particolare, anche alla luce delle ultime notizie di stampa?
Io credo che tutto ciò vada chiarito con urgenza, innanzitutto perché questo accantonamento di 500mila euro non compare nelle tabelle esplicative che sono state fornite in Commissione consiliare (e di questo chiedo il motivo), e poi perché si tratta comunque di risorse che vengono sottratte (almeno momentaneamente) dalla disponibilità del bilancio comunale. Vogliamo capire quali sono le considerazioni e i rischi che hanno portato a tale decisione.
E’ una questione che attiene alla trasparenza anche lo storno di 840mila euro di entrate relative al canone per l’utilizzo della discarica della Busca. Hera non sta versando il canone pattuito per il 2013 in quanto l’attività della Busca è sospesa dal gennaio scorso per la fuoriuscita di percolato. Ci chiediamo tuttavia per quale motivo la minore entrata viene rilevata solo ora in bilancio, tenuto conto che i fatti risalgono all’inverno scorso. Tutta la vicenda della Busca è stata accompagnata da scarsissima trasparenza: come gruppi consiliari riceviamo quotidianamente comunicazioni di importanza marginale da parte della Giunta e invece nessuno si è premurato di avvisare il Consiglio e le Commissioni consiliari dell’incidente avvenuto nello scorso inverno e dei relativi effetti per il bilancio comunale.
Riccardo Cappell
Capogruppo Pdl

About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *