Cesena, Tassa di soggiorno: “Dai turisti stupore e contrarietà”

Una Tassa di soggiorno che lascia a bocca aperta. “Stupore e massima contrarietà sono i riscontri più frequenti da parte dei turisti che soggiornano a Cesena che stanno sperimentando sulle proprie tasche l’iniqua imposta introdotta 1° febbraio scorso con costi addirittura superiori a quelli di Rimini, città turistica per eccellenza: quattro euro per quelli a quattro stelle, tre euro per quelli a tre e a scendere. Come le più grandi città d’arte italiane”.  Lo rimarca il Presidente Confcommercio cesenate Corrado Augusto Patrignani.

“Le segnalazioni che ci giungono sono quelle di un effetto assolutamente negativo “. sottolina Patrignani -. Nei primi cinque mesi di applicazione gli albergatori della locale associazione cesenate hanno subito quindi danni notevoli e secondo Confcommercio il danno ancora più grosso lo subisce l’immagine di una città che non si mostra ospitale e aperta per chi la sceglie come meta turistica se è vero come è vero che l’amministrazione ha isitituito un’ imposta gravosa e immotivata.

“Cesena non è città turistica e il costo di 4 euro per i 4 stelle è esorbitante – osserva Cristina Tintoretti dell’hotel Alexander –  Le lamentele sono soprattutto per l’esosità di questa cifra. Il grosso dei nostri clienti viene a Cesena per lavoro, pernotta una notte e al mattino presto se ne va trovandosi sul conto questa imposta esagerata. Le proteste si sprecano“.

“Nel nostro comprensorio – sottolinea Patrignani –  i Comuni che hanno applicato la tassa di soggiorno sono Cesena, San Mauro Pascoli, Gatteo Mare e Savignano. Come Confcommercio del comprensorio cesenate abbiamo messo in luce che le amministrazioni avrebbero dovuto non applicare l’imposta e agire sul versante della razionalizzazione della spesa per recuperare risorse invece che, ancora una volta, premere sulla leva tributaria. Ci sono Comuni , invece, come in primis Cesenatico, che hanno dimostrato che cosa significa tradurre nei fatti la volontà politica, rinunciando ad applicare l’imposta come segnale di attenzione verso il tessuto produttivo e il turismo: Cesena, invece, come già è successo con l’aliquota massima dell’Imu sulle imprese, ha dimostrato nei fatti di non considerare le loro giuste esigenze.
Non è tassando e tartassando che si fa crescere la forza del territorio. Al contrario: si finisce solo per affossare le imprese e senza imprese un territorio muore”.

Qui puoi consultare lo schema della Tassa di soggiorno della nostra regione. Cesena e Ravenna sono le più care e applicano la stessa tariffa.

About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.

2 Responses to Cesena, Tassa di soggiorno: “Dai turisti stupore e contrarietà”

  1. francesca ha detto:

    buongiorno,
    ho pubblicato l’ annuncio per la locazione del mio appartamento ad uso occasionale e turistico su AIRBNB,
    i miei ospiti dovranno pagare la tassa di soggiorno?
    attendo una vostra gradita risposta.
    ringrazio e saluto cordialmente.
    Francesca

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