Ludopatia: la Regione Emilia Romagna approva una legge a contrasto del gioco d’azzardo

L’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna ha approvato all’unanimità una Legge che promuove il contrasto al gioco d’azzardo e ludopatia.

Il testo assegna ai Comuni la possibilità di dettare indicazioni sulla localizzazione delle sale da gioco, nel rispetto delle pianificazioni stabilite dal d.l. 158/2012, ad esempio lontano dalle scuole, e definisce gli strumenti per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza in collaborazione con scuole, Enti locali, Ausl, Terzo settore e associazioni.
Possono anche disciplinare gli elementi di architettura, strutturali e dimensionali delle sale da gioco e delle relative pertinenze.

La normativa individua poi misure sanitarie di carattere sperimentale e iniziative delle Ausl per interventi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, come ad esempio la costituzione di strutture specialistiche, la formazione e l’aggiornamento degli operatori sociali e socio-sanitari.

La Regione rilascerà poi un marchio (Slot freE-R) ai gestori di esercizi commerciali, circoli privati e di altri luoghi d’intrattenimento che scelgano di non installare apparecchiature per il gioco d’azzardo. Viene inoltre previsto che i gestori all’interno delle sale da gioco sono tenuti ad esporre un test di verifica, predisposto dall’Ausl competente sul territorio, per una rapida autovalutazione del rischio di dipendenza. Inoltre i locali dovranno esporre depliant informativi riguardo alla disponibilità dei servizi di assistenza.

Vengono inoltre previsti un Osservatorio regionale sulla problematica, le sanzioni per gli esercenti che non rispetteranno la normativa e l’obbligo per il personale delle sale giochi di frequentare corsi di formazione predisposti dall’Ausl sui rischi del gioco patologico. 
Si attende l’emanazione di un piano integrato dalla Giunta Regionale in cui saranno individuati anche in relazione del numero degli apparecchi installati, chi saranno i soggetti che dovranno frequentare i corsi.

Intanto nell’incontro di lunedì scorso in Comune, il dirigente dei servizi sociali Matteo Gaggi ha illustrato il piano di comunicazione che il Comune di Cesena sta predisponendo con la collaborazione del Sert e dell’Ausl. Il materiale – ancora in bozza – andrà modificato anche per l’attuazione della normativa regionale, ma sarà pronto crediamo entro l’estate.

Il presidente Malossi, raccogliendo il sentimento dei propri associati, ha confermato la disponibilità della Federazione a partecipare a questo percorso – cosa in realtà che è già nota, basta leggere gli argomenti trattati sul blog – ma ha anche chiesto al Comune, in particolare all’Assessore Simona Benedetti, di trovare la possibilità di destinare incentivi anche economici alle aziende di pubblico esercizio che si metteranno in discussione su questo argomento, questo perchè i pubblici esercizi devono poter essere concretamente sostenuti nel lavoro di affiancamento agli operatori dei servizi sociali.

About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.

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