GELATO ARTIGIANALE, UN GIRO D’AFFARI DA 18 MILIARDI

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Il gelato non conosce crisi. Quello artigianale è sempre più apprezzato e il mondo che ruota attorno a questo prodotto muove un indotto importante. In occasione della Giornata Europea del Gelato (24 marzo) Fipe Confcommercio ha pubblicato una nota informativa in cui riassume i numeri del “mondo gelato”.

Nel 2014 in Italia ci siamo mangiati 165 mila tonnellate di gelato artigianale, ossia quasi 3 kg di gelato a testa. Questa la fotografia rilasciata dall’associazione della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo, che patrocina la Giornata Europea del Gelato artigianale.

Sul territorio italiano si contano oltre 41mila imprese attive nel settore Bar Gelateria e Gelateria/Pasticceria di cui circa 12mila gelaterie pure.

Per il canale Bar, viene spiegato nella nota della Fipe, si calcola che il giro d’affari prodotto nel 2014 sia pari a 18 miliardi di euro e che il gelato pesi per il 12% sui ricavi complessivi, con 2,16 miliardi di euro. L’offerta di gelateria e pasticceria non si esaurisce nell’ambito del canale bar: si stima infatti un ulteriore giro d’affari di 2,5 miliardi di euro per attività commerciali ed artigianali di Gelateria/Pasticceria, per l’asporto e il consumo in loco, per un valore del gelato in Italia stimabile attorno ai 4,7 miliardi di euro.

Il business del gelato artigianale italiano vanta un indotto di 50mila addetti e conta su fattori di successo indipendenti dalla congiuntura economica, come la pluralità di occasioni di consumo e l’offerta di prodotti legati alla tradizione e alla loro genuinità, alla quale si aggiungono due tendenze intercettate dal Centro Studi Fipe: da un lato il moltiplicarsi delle gelaterie “trendy”, legate cioè alla movida notturna nei bacini di intrattenimento; dall’altro il diffondersi della “gelateria in rete”, una serie di esercizi a marchio dove vengono rinvenute basi pronte di ottima qualità da guarnire con topping naturali e freschi (come cereali e frutta).

 

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