CONTRIBUTI PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Digitalizzare la propria impresa, introdurre tecnologie ICT per implementare l’attività e migliorare l’organizzazione aziendale. La Regione Emilia-Romagna ha redatto un bando che mette a disposizione contributi per le piccole e medie imprese (sono escluse quelle agricole e della pesca): dal primo febbraio fino al 31 marzo si potranno presentare le domande per accedere a questi fondi. L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale nella misura del 45% della spesa ritenuta ammissibile, che non deve risultare inferiore a 20.000 euro. Nel campo degli interventi ammessi – che devono ricadere nel territorio regionale – sono compresi diversi aspetti che possono interessare le imprese del commercio, del turismo e dei servizi.

Il principale requisito è quello di introdurre strumenti informatici e telematici avanzati e la loro integrazione con l’organizzazione aziendale. Per esempio il bando sostiene quelle azioni volte all’implementazione e alla diffusione di metodi di acquisto e vendita on-line di prodotti e servizi. Non a caso l’e-commerce è la nuova frontiera del commercio e anche piccole realtà si stanno avvicinando a questa modalità di contatto col cliente. Ed è proprio nel rapporto clienti/fornitori che la Regione vuole sostenere le imprese per sviluppare nuove funzioni avanzate. E’ sostenuta anche la condivisione di sistemi di cooperazione e collaborazione tra aziende (co-progettazione, co-marketing, razionalizzazione logistica) e la riorganizzazione dei processi produttivi e di innovazione di prodotto, compreso lo sviluppo di sistemi che favoriscano l’integrazione e lo sviluppo di altri processi strategici dell’azienda.

Le spese ammissibili dovranno riguardare l’attivazione di servizi di connettività a banda larga (per esempio apparati di trasmissione, rete Lan interna anche Wi-Fi, miglioramento della connettività), ma l’acquisto di telefoni fissi e mobili (non smarphone), televisori e telecamere non è compreso, così come materiali di consumo, stampanti e fax. Rientra invece nel bando l’acquisto di dispositivi e servizi infrastrutturali (hardware networking, digitalizzazione, storage, potenze di calcolo, personal computer…), di licenze software e di servizi applicativi necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento, compresi gli interventi per la sicurezza informatica. E anche le consulenze specialistiche correlate al progetto, finalizzate all’innovazione organizzativa e all’introduzione nell’azienda di strumenti informatici e telematici avanzati e alla loro valorizzazione produttiva, dimostrando la customizzazione delle soluzioni per l’impresa e la capacità di utilizzo delle nuove soluzioni da parte dell’impresa stessa. Le spese di consulenza non potranno però superare il 40% dei costi ammissibili, non saranno comunque ammesse le consulenze ordinarie, contabili, fiscali, giuridico-amministrative, collegate alla certificazione di qualità.

I costi indicati nell’intervento ed ammissibili al contributo si intendono al netto di IVA, bolli, spese bancarie, interessi e ogni altra imposta e/o onere accessorio (spese di spedizione, trasporto/viaggio, vitto, alloggio, ecc.).

Per informazioni potete contattare Giovanni Tassinari dell’Ufficio Credito della Confcommercio del comprensorio Cesenate al numero 0547/84533 oppure con una mail a info@ascom-cesena.it

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