Quale futuro per i pubblici esercizi? Il Presidente Fipe Stoppani su Libero ne parla

Sabato 25 ottobre, in un intervista a Libero, il Presidente Fipe Lino Stoppani da una lettura chiara della condizione in cui versa il pubblico esercizio. Il Presidente indica nella crisi uno dei problemi principali della diminuzione dei margini aziendali delle imprese che rappresenta, ma si spinge oltre e arriva a dare una lettura molto interessante.
Sì, la crisi incide, ma a monte c’è un forte disinteressamento della politica sul destino di questo settore e una scarsa capacità degli imprenditori di sapersi rinnovare.

Le liberalizzazioni hanno aperto la porta a chiunque, con il risultato  che oggi in Italia si ha  un eccesso dell’offerta: 4,3 pubblici esercizi ogni 1000 abitanti, una densità media molto più alta di quella europea che è ferma al 3. E’ inevitabile che su questi numeri la concorrenza si basi sopratutto su una guerra di prezzo con gravi conseguenze sulla qualità del servizio e del prodotto offerto.

Ma a monte c’è sempre il disinteresse politico: se l’Italia può vantare un patrimonio culturale sul cibo vastissimo, perchè non riesce a farlo diventare uno strumento di competizione internazionale?

Ma il Presidente Lino Stoppani parla anche da bravo imprenditore e incalza i colleghi. L’azienda ha bisogno continuamente di innovare il proprio prodotto e il suo processo di gestione. In parole semplici “chi si ferma è perduto”.  E dobbiamo ammetterlo, l’innovazione nel settore del pubblico esercizio è difficilissima perchè è legata spesso solo alla capacità creativa dell’imprenditore. Ma gli strumenti ci sono e occorre fare di più affinchè le imprese non rimangano troppo indietro.

Per questo la Fipe è in prima linea su più fronti nella tutela dell’associato.

Da una parte il lavoro del nazionale concentrato sul fronte della rappresentanza per rimarcare l‘importanza di una politica che guardi al settore dei pubblici esercizi come una risorsa su cui investire e sulla trattativa per il rinnovo del contratto del lavoro che vada a ridurne il costo; ma il nazionale ha deciso anche di investire nella formazione costante dei propri referenti territoriali.

Dall’altra parte il lavoro del sindacato locale che oltre a portare avanti le istanze della categorie su le problematiche che più colpiscono il territorio (come l’abbattimento del costo di occupazione suolo pubblico, la battaglia per non perdere il Macfrut, la battaglia contro l’abusivismo che gira attorno a sagre e agriturismi, etc) si impegna anche nello stimolare i propri associati a non fermarsi sulla loro porta, ma ad uscire per andare loro stessi incontro al proprio futuro.

Qui puoi leggere l’intervista del Presidente Fipe Lino Stoppani su Libero.

About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.

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