Congedo di paternità e contributi per lavoratrici madri

E’ stato approvata in via sperimentale per gli anni 2013-2015, il congedo per il padre (obbligatorio e facoltativo) e forme di contributi economici per la lavoratrice madre che riprende l’attività lavorativa dopo l’astensione obbligatoria.

Il congedo obbligatorio, pari ad un giorno  e quello facoltativo, pari a due giorni, sono entrambi  fruibili entro i primi 5 mesi di vita del bambino o nelle ipotesi assimilate (affidamento, adozione etc.).
La prima tipologia, nella quale il padre ha l’obbligo di astenersi dal lavoro per un giorno, può essere utilizzata anche durante il congedo della madre ed in concomitanza dello stesso, la seconda invece, è in alternativa e pertanto subordinata alla rinuncia da parte della madre dei due giorni, con conseguente anticipazione del termine finale di astensione post partum.

La disciplina si applica a tutte le nascite avvenute dal primo gennaio 2013.

Il padre lavoratore ha diritto al 100% della retribuzione giornaliera e tale importo è totalmente a carico Inps. Per usufruire dei giorni spettanti deve essere inoltrata al datore di lavoro comunicazione scritta con un preavviso di almeno 15 giorni, contenente le date in cui si intende assentarsi. I congedi non possono essere frazionati ad ore.

Nello stesso decreto sono previsti anche contributi economici a favore della lavoratrice madre che intenda riprendere l’attività lavorativa, al termine del periodo di astensione obbligatoria e negli undici mesi successivi.

Il contributo può essere utilizzato  per un servizio di baby sitting  oppure per sostenere  servizi pubblici per l’infanzia o privati, se accreditati. Il beneficio consiste in una erogazione mensile di euro 300,00, per un massimo di sei mesi, in base alla richiesta della lavoratrice. Per le lavoratrici part time il contributo sarà erogato “pro quota”, mentre per le collaboratrici a progetto è erogabile per un massimo di tre mesi.

Per il servizio di baby sitting vengono erogati buoni lavoro, mentre per i servizi all’infanzia ci sarà un pagamento diretto alla struttura indicata, per l’importo sopracitato.

Per accedere ai benefici è necessario presentare domanda telematica all’INPS che provvederà, alla chiusura del bando, a stilare una graduatoria per gli aventi diritto, la quale  terrà conto dell’indicatore Isee e a parità di requisiti, della data di presentazione della domanda.

Sono escluse dal beneficio le donne già esentate dal pagamento delle rette degli asili nido e quelle che usufruiscono del contributo previsto dal Fondo per le politiche attive.

Per consulenze su Amministrazione del Personale e Riforma del Lavoro potete rivolgervi a Beatrice Danesi.

 

About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.

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