Archivi Giornalieri: 18 Dicembre 2014

Gestione Allergeni nei menù dei ristoranti: la Fipe ha predisposto un software per facilitarne la comunicazione ai clienti

Abbiamo già affrontato su questo blog e in associazione l’avvento del Regolamento Europeo che obbliga gli esercenti di pubblico esercizio di fornire indicazioni scritte ai clienti sugli ingredienti che possono scatenare allergie alimentari contenuti nei piatti dei loro menù.
Da sabato scorso, 13 dicembre, il Regolamento è entrato in vigore e la vita dei ristoratori e per chiunque somministra alimenti e bevande è diventata molto più complicata.

Inoltre al momento attuale mancano ancora due provvedimenti di natura legislativa e una circolare interpretativa che possano fare chiarezza completa sull’argomento e precisare adempimenti e sanzioni.

Nel frattempo la Fipe Confcommercio del comprensorio cesenate ha già realizzato seminari informativi per gli associati che hanno avuto – vista la problematica – notevole partecipazione su tutto il territorio.
Inoltre per venire incontro alle denunciate difficoltà dei ristoratori, Fipe-Confcommercio ha realizzato un software e lo ha messo a disposizione  delle associazioni territoriali affinchè possano assistere gli associati nella compilazione dei libri ingredienti e rimodulare il menù in base alla normativa. 

Natale e Capodanno 2014 al ristorante? Ecco cosa dice un’indagine Fipe

Il Natale 2014 resterà nella memoria dei ristoratori come quello delle incertezze. Infatti, oltre alla crisi economica gli esercenti stanno gestendo le incombenze relative agli allergeni, per le quali mancano indicazioni operative chiare e definitive, sulle modalità di comunicazione e il regime sanzionatorio.

Secondo un sondaggio realizzato da Fipe-Confcommercio, in occasione del Natale cala il numero dei ristoranti aperti, il numero dei clienti, la previsione della spesa complessiva. Il 25 dicembre più di 4 milioni di persone (7,6% in meno rispetto all’anno precedente) andranno nei 71.000 ristoranti aperti, per una spesa complessiva di 206 milioni di euro (-11,2% sul 2013). In pratica, in occasione della Natività, pranzerà fuori un minor numero di persone, intenzionate anche a risparmiare.