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Fipe Confcommercio Cesena: “In base a cosa dovremmo tornare in zona arancione?”

 

“Ci spiegate perché rischiamo di andare in zona arancione?”. Lo chiede Fipe Confcommercio cesenate ristoratori e baristi, attraverso le voci dei rispettivi presidenti Vincenzo Lucchi e Angelo Malossi, che fanno eco alla domanda posta anche da Confcommercio regionale.
“Sin dall’inizio della pandemia – affermano i presidenti Fipe cesenati – il criterio legato alla definizione di restrizioni, sia di spostamenti che per le attività economiche, è stato sempre ancorato principalmente alla pressione ospedaliera legata ai reparti covid e di terapia intensiva. Per questa motivazione, fra la prima e la seconda ondata, si sono fatti investimenti importanti, e in particolare nella Regione Emilia-Romagna, per aumentare la capacità ricettiva e di servizio per i malati di covid. Nei successivi Dpcm sono stati individuati come parametri fondamentali di soglia d’allarme: il 30% di occupazione per le terapie intensive e il 40% di occupazione per i posti covid ospedalieri.

Non si può trattare così le imprese

 

Da domenica i pubblici esercizi cesenati sono interamente chiusi al pubblico e possono soltanto praticare asporto e consegna a domicilio. Da una ricognizione effettuata da Fipe Confcommercio cesenate, la stragrande maggioranza di attività territoriali del settore si è organizzata in tal senso, ma resta fortissimo il senso di frustrazione e contrarietà per l’imposizione di fermare il lavoro aperto alla clientela.

“Bar e ristoranti sono luoghi sicuri”

“La ricerca Nature non fa altro che confermare quanto ribadito più volte: i pubblici esercizi italiani sono luoghi sicuri”. Così la Fipe-Confcommercio, Federazione Italiana Pubblici Esercizi commenta i risultati dello studio diffuso nelle ultime ore.

Sospensione dei versamenti contributivi previdenziali e assistenziali

È stata pubblicata dall’INPS la circolare 129/2020 che fornisce indicazioni sulla sospensione dei versamenti contributivi previdenziali e assistenziali in scadenza nel mese di novembre 2020 prevista dal decreto legge n. 149/2020 il cosiddetto decreto “Ristori bis”.

Verso l’assemblea Fipe 2020, il programma

“La Ristorazione tra sicurezza e sviluppo” è l’evento pubblico con il quale si apre l’assemblea Fipe 2020. Andare oltre gli interventi emergenziali, senza tuttavia trascurarne l’importanza, per individuare le misure necessarie a rimettere il settore su un sentiero di crescita è il tema su cui si svilupperà un intenso dibattito fra protagonisti della politica, dell’imprenditoria e della società.

Cesena, portamozziconi in comodato gratuito

Per contrastare il fenomeno dei mozziconi di sigaretta gettati a terra, fonte di inquinamento ambientale ma anche di degrado urbano, il Comune di Cesena mette a disposizione di esercenti di bar, ristoranti e negozi con vendita alimenti, appositi contenitori da collocare all’esterno delle attività, per raccogliere in modo più efficiente questo tipo di rifiuto.

Dpcm, ristoratori cesenati in piazza a Bologna

“Vestiti di di nero a lutto, seduti a terra come a terra ci ha buttato il Dpcm del Governo, con tovaglie imbandite sul selciato con cartelli che segnalano la categorie di provenienza, ristorante, bar, osteria, birreria e la richiesta di poter tornare a beneficiare del diritto di lavorare senza limiti e tagli. Ecco la nostra manifestazione di questa mattina a Bologna in piazza maggiore”.

Nuovo Dpcm, le misure per i pubblici esercizi

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato le misure disposte dal nuovo Dpcm, firmato sabato notte dal Premier e dal ministro Speranza, e pubblicato domenica 25 ottobre in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento entrerà il 26 ottobre e le disposizioni contenute rimarranno valide fino al 24 novembre.