Boom di richieste per l’occupazione di suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi cesenati, in centro storico, nella prima cerchia urbana e in periferia, già pervenute a raffica in Comune. Lo riscontra Fipe Confcommercio cesenate, primo sindacato nazionale dei pubblici esercizi, presso le imprese sue associate e più in generale cittadine.

“Ciò è anche merito – osserva il presidente Fipe pubblici esercizi Confcommercio Angelo Malossi – del corso sugli info point promosso dall’amministrazione comunale di Cesena che ha messo in condizione gli esercizi di svolgere un ruolo di informatore turistico a favore della città in cambio dell’azzeramento della tassa di occupazione di suolo pubblico. Va fatto un plauso all’amministrazione per questa lungimirante iniziativa che, anche grazie alla proposta di Confcommercio recepita dalla giunta, ha esteso la possibilità di diventare info point anche ai bar fuori dal centro storico e favorito così la creazione di una rete di info point disseminata su tutto il territorio cittadino. Durante la bella stagione e l’estate Cesena sarà dunque più viva, vissuta e ospitale grazie a tavoli e sedute all’aperto messe a disposizione dei pubblici esercizi”.

“In questo modo bar e ristoranti – aggiunge Malossi – svolgono un doppio servizio: culturale-informativo sulle bellezze della nostra città e un servizio di ospitalità nei confronti dei clienti e dei turisti con dehors e pedane dove si collocano tavoli e sedute, anche di pregio estetico, che vivacizzano e abbelliscono il centro storico”.
“Tavolini e bar all’esterno – conclude il presidente Fipe Confcommercio cesenate Malossi – sono un servizio aggiunto alla città: se dovessero verificarsi eventuali disagi per i residenti nelle ore serali, gli operatori saranno sempre disponibili a confrontarsi per evitarli, in una logica di reciproca collaborazione che permetta loro di fare il proprio lavoro in serenità, lavoro che costituisce una valore aggiunto per l’ospitalità cittadina. Da sempre bar e ristoranti sono la cartina di tornasole della vivacità e della apertura di una città”.