BIRRA ARTIGIANALE, BEVERAGE D’AUTORE MERCATO IN CRESCITA, ECCO I NUMERI

La birra artigianale italiana è sempre più apprezzata: aumentano i consumi, aumenta la produzione e crescono i birrifici, spesso condotti da giovani imprenditori. La tendenza, evidenziata nel Rapporto di ricerca commissionato da Unionbirrai ad Altis (Alta Scuola Impresa e Società) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e presentato all’Expo, è ben incarnata dai pubblici esercizi. I menu di bar e ristoranti, infatti, sono sempre più spesso accompagnati da una carta delle birre, dove quelle artigianali e italiane si stanno guadagnando spazio.

Il mercato cresce nonostante le accise, la difficoltà di penetrare la grande distribuzione, la concorrenza dei big del settore, è stato rilevato durante la presentazione del Rapporto. Sia per fatturato (oltre il 60% dei birrifici guadagna tra i 100 mila e gli 800 mila euro) sia per dimensioni (oltre il 51% si avvale di personale a tempo indeterminato) e volumi di birra prodotti, ossia 445 mila ettolitri in media in un anno sul territorio nazionale (pari al 3,3% degli hl totali di birra prodotti in Italia, + 2,2% rispetto al 2011).

La crescita del mercato ha un impatto anche sulla capacità produttiva dei birrifici: un’impresa su due ha dichiarato aver saturato la capacità produttiva e di essere dunque vincolato a nuovi investimenti. Gli importanti margini di crescita si devono in via generale al raggiungimento di una maggiore efficienza in fase produttiva e ad un’effettiva capacità di collocare volumi più ampi sul mercato.

11863492_959853734037932_5050674440451747414_nIl prodotto birra artigianale italiana sale di qualità. Lo spiegano i numeri, sempre più protesi a rappresentare un territorio capace di moltiplicare i soggetti attivi nel settore e dunque la consapevolezza da parte del consumatore di fruire di un beverage d’autore.

Dall’Osservatorio Altis emerge quindi con chiarezza quale sia l’identikit del birraio artigiano, instancabile lavoratore in grado di trasformare una passione in profitto, ma soprattutto in cultura della tavola, del gusto e del benessere. “Se si guarda il settore solo come un fattore di tipo economico non vi si accede”, così il direttore generale UnionBirrai Simone Monetti sul ritorno di fidelizzazione e sul crescente numero di associati, arrivato a toccare quota 160.

“La produzione di birra artigianale inizia a fare bene anche all’occupazione italiana – ha cocnluso Monetti – oggi i piccoli produttori crescono e hanno un buon numero di dipendenti a tempo indeterminato. E’ un settore dove non ci sono licenziamenti”. Sono 750 i birrifici artigianali attualmente presenti in Italia e si trovano soprattutto al nord e al centro.

About Redazione Ascom

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *