Olio: Fipe, no a bottiglie anti rabbocco, è aggravio costi.
‘Obbligare i ristoratori a fare uso di contenitori di olio di oliva anti-rabbocco è un aggravio inutile di costi, porta a una maggiore produzione di rifiuti, è segno di grave sfiducia per l’esercente e non dà garanzia alcuna ai consumatori in quanto la sofisticazione dell’olio avviene in luoghi diversi rispetto al ristorante”.
Lo dichiara il presidente Fipe-Confcommercio, Lino Stoppani, a proposito della presentazione alla Camera di un emendamento che obbligherebbe i pubblici esercizi a servire l’olio di oliva solo in contenitori che impediscono il rabbocco, già precedentemente analizzato e bocciato in Commissione a Montecitorio.
La stessa Commissione Europea, ricorda la Federazione dei Pubblici esercizi, aveva già respinto a grande maggioranza un provvedimento simile, ritenendolo inutile e costoso. In Italia, fa notare la Fipe, il legislatore ha disciplinato un efficace sistema di etichettatura degli oli proposti in confezione nei pubblici esercizi, ritenendolo sufficiente a tutelare tutti gli interessi del settore, senza far ricadere sulle imprese un aggravio di adempimenti sostanzialmente inutile.
About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.
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