Vinitaly: per l’aperitivo si preferisce sempre di più il vino

Al Vinitaly la Fipe ha partecipato alla Tavola Rotonda “Happy hour di qualità: quale ruolo per il vino?” che aveva lo scopo di confrontarsi sulle abitudini degli italiani in merito all’aperitivo.

Fatto sta che, un po’ a causa della crisi economica, un po’ per il tempo che è sempre meno e un po’ la moda, ma diventa un’abitudine sempre più frequente per gli italiani fermarsi a consumare un aperitivo. Sono sopratutto i giovani ad appprezzare questo momento (47%).
Quella che era una abitudine consolidata più nelle grandi città come a Milano o Roma, si sta estendendo in tutta Italia, tanto da far salire al 27% il numero degli italiani in età compresa fra i 18 e i 64 anni che ama l’aperitivo serale fuori dalle mura domestiche.

Studiando i nuovi comportamenti, emerge chiaramente come i drink di gradazione alcolica più leggera come birra e vino siano preferiti ai cocktail super-alcolici. Spesso si apprezza il servizio al tavolo al posto del buffet (piatti ricchi di qualità ma non strapieni, deve stuzzicare non sfamare!).
Facile capire, in questo nuovo contesto, come l’orario dell’aperitivo scivoli sempre di più verso sera fino a sovrapporsi alla cena, trasformandosi in aperi-cena. Ulteriore riprova è il fatto che soprattutto tra gli over 30 l’aperitivo nella sua tradizionale forma (buffet con coda al bancone tra la confusione) sembra sempre di più accusare segnali di stanchezza.

Rispetto ad una serata fuori casa l’occasione dell’aperitivo è quella che dà maggiore gradimento ai consumatori. Infatti, se si unisce la percentuale di coloro che si ritengono molto soddisfatti a quella di chi si ritiene abbastanza soddisfatto si arriva addirittura al 92%.

L’aperitivo è l’occasione per ritrovarsi con gli amici  in un contesto piacevolerilassante, che favorisce la socialità e che non ha bisogno di un’organizzazione complessa (come per esempio  la prenotazione).

I locali frequentati per l’aperitivo non servono cibo solo nel 16% dei casi, mentre quasi in un caso su due optano per la formula tradizionale di patatine, noccioline e olive. Il 40% degli esercizi serve un buffet o direttamente sul bancone o in uno spazio dedicato.

Nel 51% dei casi si tratta di esercizi specializzati in aperitivi mentre in un caso su quattro sono i tradizionali bar. La scelta del locale dipende principalmente dall’accessibilità (36%), da un ambiente che favorisce la socializzazione (31%) e dalla qualità di ciò che si beve e si mangia (29%). Il prezzo è una variabile importante ma non principale. E’ ottavo nella graduatoria dei criteri di scelta.
Il consumatore-tipo di aperitivi è maschio, single con età tra i 30 ed i 34 anni, residente nelle regioni del nord ovest. Ma anche nel mezzogiorno il momento dell’aperitivo è sempre più in auge, sopratutto con l’arrivo della bella stagione.

About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.

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