Emissione di fattura inferiore a 100 euro da misuratore fiscale

Il Governo ha pubblicato un Decreto Legge su “Disposizioni urgenti volte a evitare l’applicazione di sanzioni dell’Unione Europea” che comprende misure anche sull’emissione di fattura da misuratore fiscale e che sono di particolare interesse per la categoria dei pubblici esercizi.

La prima delle indicate disposizioni, inserisce, dopo l’art. 21 del DPR n. 633/1972, l’art. 21-bis, il quale prevede che la fattura di ammontare complessivo non superiore a 100 euro, in alternativa a quanto previsto dal citato art. 21, può essere emessa con modalità semplificata, recando almeno le indicazioni che seguono:

– data di emissione;

– numero progressivo di identificazione;

– ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del cedente o prestatore, del rappresentante fiscale, ovvero ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti;

– numero di partita IVA del cedente o del prestatore;

– in alternativa alla dettagliata individuazione del soggetto cessionario o committente, può essere indicato soltanto il suo codice fiscale o il numero della sua partita IVA ove trattasi di soggetto stabilito nel territorio dello stato, ovvero il suo numero di identificazione Iva nel caso di soggetto stabilito in altro Stato U.E.;

– descrizione dei beni ceduti o dei servizi resi;

– ammontare del corrispettivo complessivo o dell’imposta incorporata, ovvero dei dati che consentono di calcolarla (in altri termini, dell’aliquota IVA applicata).

Il decreto ministeriale potrebbe essere ulteriormente modificato e il limite di 100 euro potrebbe essere portato fino a 400 euro, ovvero consentita l’emissione di fatture semplificate anche senza limiti di importo relativamente ad operazioni effettuate nell’ambito di specifici settori di attività o da specifiche tipologie di soggetti per i quali le pratiche operative rendono particolarmente difficoltoso il rispetto degli obblighi dettati, dall’art. 13, comma 4 dall’art. 21, comma 2, del ripetuto DPR n. 633/1972.

La disposizione del comma 5 consente che sia la fattura disciplinata dall’art. 21 DPR n. 633/1972, sia la fattura di cui al successivo art. 21/bis possono essere emesse mediante gli apparecchi misuratori fiscali previsti dalla legge n. 18/1983 (come i registratori di cassa)  ma le norme in oggetto si applicano alle operationi effettuate a partire dal 1° gennaio 2013.

Questa disposizione è una soluzione che la Federazione auspicava da tempo e che è finalizzata a rendere più agevole la attività di quegli esercizi ai quali la clientela richiede la fattura, per detrarre l’IVA da servizi di somministrazione alimenti e bevande.

Per ulteriori informazioni contatta gli uffici fiscali della tua delegazione

About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.

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