Monthly Archives: giugno 2014

Obbligo Pos entro 30 giugno nei piccoli esercizi.

A pochi giorni dell’entrata in vigore dell’obbligo di utilizzo del “Pos” (il “pagobancomat”)  la “Confcommercio” lancia l’allarme: centinaia di aziende devono ancora mettersi in regola.
Lunedì 30 giugno, salvo proroghe dell’ultima ora, scatterà l’obbligo (previsto dal Dl 179/2012) di accettare pagamenti con bancomat, oltre la soglia dei 30 euro, per artigiani, commercianti e professionisti. L’obbiettivo dichiarato è quello di ridurre l’uso del contante e consentire la tracciabilità dei pagamenti. Ad oggi, non è semplice fare una stima di quanti, commercianti e piccoli imprenditori del territorio, in prospettiva del 30 giugno si siano già adeguati, procedendo all’installazione del Pos. Si tratta, in larga prevalenza, di imprese individuali a carattere familiare dei settori commercio, artigianato e servizi, spaventati o più semplicemente perplessi di fronte alla prospettiva di doversi assumere l’onere di un costo aggiuntivo di gestione.
Tra i più refrattari rispetto al nuovo adempimento, abbiamo senz’altro le imprese su area pubblica, tabaccherie, piccole attività alimentari, di vendita fiori, oggettistica, bigiotteria, cartolerie e prodotti per la scuola ed alcune tipologie di attività di pubblico esercizio e somministrazione.
 E’ evidente come in questi casi, in cui si parla di piccoli o piccolissimi importi, l’assenza di un “costo a forfait” (nessun istituto bancario lo prevede) rende questo mezzo di pagamento di non facile gestione. Proprio i costi oggi hanno valori sproporzionati, e spesso incomprensibili, per poter incentivare l’installazione e l’uso dello strumento da parte dei piccoli commercianti.

Olio: Fipe, no a bottiglie anti rabbocco, è aggravio costi.

‘Obbligare i ristoratori a fare uso di contenitori di olio di oliva anti-rabbocco è un aggravio inutile di costi, porta a una maggiore produzione di rifiuti, è segno di grave sfiducia per l’esercente e non dà garanzia alcuna ai consumatori in quanto la sofisticazione dell’olio avviene in luoghi diversi rispetto al ristorante”.

Lo dichiara il presidente Fipe-Confcommercio, Lino Stoppani, a proposito della presentazione alla Camera di un emendamento che obbligherebbe i pubblici esercizi a servire l’olio di oliva solo in contenitori che impediscono il rabbocco, già precedentemente analizzato e bocciato in Commissione a Montecitorio.

La stessa Commissione Europea, ricorda la Federazione dei Pubblici esercizi, aveva già respinto a grande maggioranza un provvedimento simile, ritenendolo inutile e costoso. In Italia, fa notare la Fipe, il legislatore ha disciplinato un efficace sistema di etichettatura degli oli proposti in confezione nei pubblici esercizi, ritenendolo sufficiente a tutelare tutti gli interessi del settore, senza far ricadere sulle imprese un aggravio di adempimenti sostanzialmente inutile.