Lo sfogo di un’attività: “Il nostro lavoro è servire caffè, non difenderci dai ladri”

Caffetteria L'Intervallo CesenaTre furti in pochi mesi. Danni, diretti e indiretti, tanta frustrazione, la rabbia di non poter fare nulla e quel senso di impotenza nel non poter preservare i tuoi beni, quegli stessi beni che sono alla base del tuo lavoro. Il bar caffetteria L’Intervallo di via Brusi, a Cesena, ultimamente è stato bersagliato dai malviventi e Giuseppina Brunelli, la titolare, è veramente stanca.

“Far finta di niente è difficile – racconta – perché il nostro lavoro non è difenderci dai ladri. Io voglio investire nell’azienda per migliorarla, non per barricarmi dentro l’attività. Ho installato tutti i sistemi di sicurezza, ma quando vieni colpito a ripetizione dai furti non sei più tranquillo: alla sera non ti senti sicuro e finisci per chiudere l’attività prima del solito per non rimanere solo, magari quando i tuoi vicini abbassano la serranda; oppure se di notte sei in giro, prima di tornare a casa passi davanti al bar per controllare che sia tutto in ordine… E poi subire i furti costa: migliaia di euro di danni, migliaia di euro per riparare gli infissi: sono situazioni che ti mettono in difficoltà”.
Difficoltà che vanno superate, ma è dura. “Un barista deve essere sempre molto cordiale – prosegue l’imprenditrice – ma dopo aver subito questi reati è moralmente difficile sorridere da dietro al bancone. Siamo esasperati, chiediamo solo di rispettare e farle rispettare le leggi. Già così si potrebbe fare molto: le forze dell’ordine dovrebbero avere mano libera nel contrastare questi fenomeni delinquenziali e quando un ladro viene preso – conclude Brunelli – dovrebbe finire dietro le sbarre e non essere libero dopo due ore”.

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