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Industria e igiene alimentare vanno di pari passo: ecco la guida per non sbagliare

Industria e igiene alimentare rappresentano da sempre un binomio imprescindibile che si è rafforzato durante il periodo di pandemia vista la necessità delle imprese di adattarsi alle nuove normative dettate dal governo.

Ma cos’è di fatto l’igiene? Con igiene si intendono tutte le misure necessarie ad assicurare la sicurezza dell’alimento in ogni passaggio della catena di produzione. Un processo fondamentale e parte integrante dell’igiene è la sanificazione, cioè l’insieme delle operazioni post produttive, definite SSOP (Standard Sanification Operation Procedures), che hanno lo scopo sia di eliminare lo sporco che può generarsi durante il processo di produzione con il rischio di contaminare gli alimenti, che di rendere gli impianti adeguatamente puliti per le successive operazioni di trasformazione.

Come promuovere il dialogo tra produttori e ristoratori in un settore sull’orlo della crisi?

Ristorazione e vino: una relazione di successo alla prova della “ripartenza”: è questo il titolo del nuovo webinar organizzato da Fipe e Vinitaly con la partecipazione de “Il Corriere Vinicolo”.

Ciò che ha mosso alla realizzazione di tale iniziativa è stata la necessità di favorire un confronto tra produttori e ristoratori, i quali ­ collaborando insieme ­ hanno la possibilità di elaborare nuove strategie per risollevare il settore vinilico, in profonda crisi dopo il lungo periodo di chiusura delle attività.

Durante l’incontro saranno trattate numerose tematiche come i nuovi modelli di consumo e di collaborazione all’interno della filiera, l’andamento della ripartenza, i livelli di qualità richiesti, le nuove sfide sulla sostenibilità e sull’innovazione.

LA GENERAZIONE Z, QUELLI GIOVANI PER DAVVERO

“Generazione Z”, sembra una categoria aliena ma di fatto aliena non è, infatti ne fa parte circa il 30% della popolazione mondiale ossia tutti coloro nati fra il 1998 e il 2010, che hanno quindi meno di 25 anni. Questa categoria di consumatori rappresenta una grande opportunità per il business ed è anche molto esigente, infatti è la categoria che vive di più fuori casa.

Ma quali sono le caratteristiche di questo target di consumatori? Innanzitutto, bisogna sottolineare che, nonostante sia una generazione di nativi digitali, ricerca continuamente e ancor più dopo la pandemia, il contatto umano e la socializzazione, che forniscono sicurezza e stabilità. Il bar è quindi un luogo ideale dove passare il tempo libero e coltivare rapporti di amicizia. Secondo una ricerca condotta da Caffè Vergnano sul web, il 32% di tali consumatori si reca al bar ogni giorno, il 33% da 1 a 3 volte a settimana, e il 13% addirittura più volte al giorno.

RISTORI BOCCIATI DA 9 IMPRENDITORI SU 10

Uno dei settori che più ha risentito economicamente delle restrizioni e delle misure contenitive dell’emergenza da COVID­19 è quello di bar e ristoranti. Solo nei primi 3 mesi del 2021, infatti, la perdita è stata di circa 8 miliardi di euro, cifra che aumenta esponenzialmente se si considera la totalità del periodo di chiusura.

I diversi decreti emanati dal governo a favore di tali attività, i cosiddetti “Ristori”, che avrebbero dovuto rappresentare delle agevolazioni a livello economico, di fatto si sono dimostrati poco efficaci per addirittura l’89,2% degli imprenditori (sul 73,3% di coloro che hanno beneficiato delle agevolazioni).

La Fipe si sta battendo da tempo contro l’inadeguatezza di tali aiuti che sono calcolati in maniera totalmente sbagliata, ad esempio sulle sole perdite di fatturato di aprile 2020 su aprile 2019 e quindi poco significative per compensare le perdite di periodi dell’anno ben più movimentati e redditizi.