Le lettera del presidente Fipe al mondo dei pubblici esercizi

Il mondo dei pubblici esercizi sta vivendo una fase difficile: il lockdown è stato un colpo pesante per il settore, la successiva ripresa è stata complicata e ora la seconda ondata di contagi Covid-19 e le relative misure prese e annunciate dal Governo preoccupano la categoria. A seguire la lettera che il presidente nazionale di Fipe Confcommercio, Enrico Stoppani, ha inviato agli operatori del comparto.

Cari amici imprenditori,
sono questi giorni difficili di un anno difficilissimo, che ha visto la nostra categoria subire decisioni dolorose di chiusure, limitazioni e regole complesse e assumersi – in moltissimi casi – responsabilità coraggiose di servizio, sicurezza e continuità professionale. Tante preoccupazioni e qualche momento di sollievo si rincorrono senza sosta nelle scelte e nelle vite di tutte gli imprenditori, in un’attualità che non lascia tregua e genera grande incertezza.
Proprio in queste ultime settimane, con l’aggravarsi del numero di contagi e la crescita delle terapie intensive, si discute di nuovi provvedimenti restrittivi e non sono mancate le polemiche. Alcune delle misure più drastiche sembrano, per il momento, scongiurate anche grazie ad un’azione continua di informazione e presenza della nostra Federazione.
Purtroppo il nostro settore è oramai considerato in tutto il mondo “un termometro” della situazione epidemiologica e siamo più di altri al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e della stampa. Anche per questo le scelte sbagliate, o superficiali, di pochi rischiano di avere ripercussioni straordinariamente pesanti su un intero settore che non merita davvero di essere ulteriormente penalizzato.
E’ quindi fondamentale, ora più che mai, che gli imprenditori della somministrazione – il comparto per eccellenza della socialità e convivialità – continuino a dare un forte e concreto segnale nei confronti della società in cui operano.
Come Fipe siamo ben consapevoli che la battaglia contro la pandemia si fa tutti insieme assumendo comportamenti responsabili, ciascuno per la parte che gli compete, ma anche evitando facili quanto inutili scorciatoie come quelle che vedrebbero nella chiusura anticipata di bar e ristoranti la soluzione al problema.
Tuttavia avvertiamo con responsabilità l’onere del rispetto delle regole e delle buone pratiche di convivenza, che tuttavia va condiviso con cittadini, Istituzioni e Forze dell’Ordine, per continuare a fare ancora una volta la nostra parte, con un contributo forte in termini di consapevolezza, equilibrio e buon esempio.
Ciò non significa dimenticare che la controversa applicazione di regole nuove e in continuo cambiamento generano disagi e problemi, anche non marginali. Ciò significa sapere che questi problemi, se affrontati con serietà, hanno più probabilità di essere circoscritti; se affrontanti insieme, hanno più probabilità di essere risolti. L’Associazione è a Vostra disposizione per ogni dubbio o confronto.
Di cuore, buon lavoro.
Lino Enrico Stoppani

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