Movida sicura, pubblici esercizi in prima linea

I pubblici esercizi cesenati hanno riaperto e stanno riaprendo in sicurezza, con tutta l’attenzione al rispetto dei protocolli, per quello che loro compete. Lo rimarca Fipe Confcommercio.

“Baristi e ristoratori cesenati stanno dando una grande dimostrazione di serietà e responsabilità – affermano i presidenti di Fipe Confcommercio Vincenzo Lucchi e Angelo Malossi -, ma anche di dinamismo professionale, infatti molti di loro hanno ripreso l’attività con soluzioni innovative, allestimenti di dehors di primo livello, modalità di approccio alla clientela rispettose dei protocolli ma senza rinunciare al calore romagnolo dell’approccio”.

“Quanto alla presunta eccessiva movida che si sarebbe scatenata all’esterno di certi esercizi pubblici – aggiungono i presidenti di Fipe Confcommercio – siamo in costante comunicazione con i nostri imprenditori che ci assicurano tutto il loro impegno nell’opera comunicativa e persuasiva nei confronti dei clienti che vengono esortati a rispettare le corrette procedure e a godere della piacevolezza dei pubblici esercizi stando seduti al tavolo e mantenendo le distanze che peraltro consentono una dignitosa socializzazione in sicurezza. Più che movida si tratta di capannelli di clienti che si formano all’esterno dei locali, in piazza o in strada, anche in luoghi non vicini al pubblico esercizio. I pubblici esercenti ci assicurano di stare intervenendo anche nei casi in cui fuori del locale si creano questi capannelli, pur non sotto la loro giurisdizione, chiedendo di evitarli e comunque di osservare le prescrizioni dovute. C’è una quotidiana tensione a mettere in atto tutto quanto è possibile per il rispetto delle regole e se da parte dei clienti soprattutto più giovani si segnala a volte una eccessiva esuberanza, non manca da parte dei nostri imprenditori l’azione educativa di richiamo alle pratiche virtuose da adottare per evitare il contagio. l lfatto che alcuni locali in via del tutto autonoma e personale abbiano assunto l’iniziativa di chiudere i mezzanotte, pur non essendo obbligati, è un ulteriore conferma della buona volontà di voler lavorare bene in piena sicurezza”.

“Da canto suo Fipe Confcomemrcio – mettono in luce i presidenti Fipe Confcommercio Malossi e Lucchi – affiancano baristi e ristoratori per supportarli nel rispetto delle complesse norme attraverso una check list compilata insieme a loro, un vademecum con le disposizioni richieste dal protocollo regionale, utilissima per verificare la sussistenza all’interno del locale delle misure di prevenzione. Si tratta di un servizio che gli associati stanno apprezzando tantissimo proprio per affiancarli in questo momento di ripartenza molto difficile”.

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