Coronavirus e locazioni commerciali, cosa si può fare

I pubblici esercizi sono tra le categorie che, più di altre, stanno pagando il conto economico legato alle misure straordinarie per arginare la diffusione del coronavirus. Il governo, infatti, ha prima limitato e successivamente precluso la possibilità di operare da parte della stragrande maggioranza dei pubblici esercizi italiani.

Una situazione che ha un impatto economico forte sulle imprese del settore. Tra gli aspetti che la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe Confcommercio) sta considerando nel suo lavoro quotidiano di assistenza agli associati, c’è la sospensione e rinegoziazione dei termini contrattuali per la gestione di un corretto rapporto con i locatori degli immobili nella disponibilità degli esercenti, al fine di evidenziare l’impossibilità generalizzata di far fronte agli impegni sottoscritti con i contratti di locazione.

“A tal fine – spiega il direttore generale Roberto Calugi – la Federazione si è prontamente attivata consentendo agli associati di utilizzare gli strumenti già previsti dal Codice Civile italiano a tutela delle inadempienze dovute all’attuale grave crisi afferente a cause oggettivamente indipendenti da responsabilità specifiche, integrandoli inoltre con quanto introdotto dal recente Decreto Legge dello scorso 17 marzo 2020, il cosiddetto Cura Italia”.

Il legale rappresentante del pubblico esercizio interessato può inviare una lettera al titolare del contratto di locazione stipulato per lo svolgimento dell’attività imprenditoriale (Lettera locazioni commerciali).

“La lettera, pur corredata da tutti i principali riferimenti normativi, è stata ideata, anche nella forma, come primo tentativo per gestire in bonis il rapporto con il locatore, preferendo mantenere il rapporto tra i firmatari contrattuali e dando alla missiva una dimensione di condivisione fra le parti della problematica – osserva Calugi – con la convinzione che sia obiettivo comune non risolvere il contratto, ma addivenire ad una nuova negoziazione dei suoi termini economici, al fine di superare insieme il gravissimo periodo di crisi. Infine, sottolineiamo che questa comunicazione adotta necessariamente un approccio di disciplina generale e potrà essere integrata con tutti gli eventuali ulteriori strumenti di rinegoziazione presenti negli specifici contratti sottoscritti fra i locatori e i locatari”.

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