Seminario Fipe sul nuovo contratto: i cambiamenti

Nuovo contratto Fipe

Una nuova impostazione nelle relazioni sindacali, un contributo importante per lo sviluppo del fuoricasa, ulteriori elementi di flessibilità che permettono alle imprese di risparmiare. Il nuovo Contratto per pubblici esercizi, ristorazione e turismo – valido fino al 31 dicembre 2021 – presenta aspetti innovativi che le aziende del comparto possono sfruttare per essere più competitive. In quest’ottica il 12 aprile si è tenuto il seminario Fipe Confcommercio per fare informazione tra i propri associati.

“Il primo contratto nazionale dei pubblici esercizi, ristorazione commerciale, collettiva e del turismo, atteso da quasi cinque anni, rappresenta il frutto dell’ascolto delle richieste e delle esigenze specifiche di un settore strategico per lo sviluppo del nostro Paese”, ha sottolineato il presidente di Fipe Forlì-Cesena Angelo Malossi che, con il presidente di Confcommercio Forlì-Cesena Corrado Augusto Patrignani, ha dato il via alla giornata di approfondimento.

Malossi Calugi

Hanno animato il convegno Roberto Calugi, direttore generale Fipe, Paola Fontanelli, consulente delegazione sindacale Fipe e Beatrice Danesi, consulente del lavoro.
Diversi i punti messi sotto la lente d’ingrandimento. Grazie al nuovo contratto i pubblici esercizi potranno impostare regimi di orario diversi, evitando il costo degli straordinari per sopperire ai periodi di intensi di lavoro. Inoltre, per i nuovi assunti si riducono a 32 – invece delle precedenti 104 – le ore di permesso retribuito, e si introducono meccanismi di flessibilità anche per chi è già assunto. Le altre novità riguardano l’estensione del ricorso al part-time, una nuova proporzione tra gli apprendisti e i qualificati in forza all’impresa, la rimodulazione degli scatti di anzianità, l’eliminazione dell’incidenza degli scatti sul calcolo della quattordicesima e sulla determinazione annua al calcolo del Tfr, introducendo di fatto un risparmio retributivo e contributivo per il datore di lavoro.

Seminario Fipe

“Il nuovo contratto – rimarca Malossi – garantisce alle imprese una maggior flessibilità nella gestione del lavoro e anche risparmi sul costo del lavoro. E’ importante per i titolari conoscere le opportunità offerte dal nuovo contratto e i consulenti sindacali della Fipe Confcommercio sono a disposizione degli associati. Infatti, occorre sottolineare che queste novità si potranno attuare solamente se, ai contratti, si applicherà il nuovo Ccnl siglato al momento solo da Fipe Confcommercio, che quindi è l’unica associazione da prendere a riferimento per comprenderne i dettagli e fare i dovuti approfondimenti in base alla propria situazione aziendale”.

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