Abbonamento Scf, proroga al 30 giugno per la musica d’ambiente

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Grazie all’azione dei rappresentanti di Fipe Confcommercio, Scf –  società che gestisce la raccolta e la distribuzione dei compensi, dovuti ad artisti e produttori discografici, per l’utilizzo in pubblico di musica registrata – ha comunicato ufficialmente la proroga al 30 giugno 2017 del termine per il pagamento, tramite Mav inviato dalla Siae, dell’abbonamento per l’anno in corso dei diritti connessi.

Si ricorda che, come già avvenuto per l’abbonamento Siae, anche in questo caso i Mav verranno inviati riportando la vecchia tariffa, basata sul vecchio modello. Pertanto, per usufruire delle probabili convenienze del nuovo sistema tariffario, sarà necessario richiedere esplicitamente l’applicazione della tariffa del nuovo accordo.

“La musica nei bar, nei pub, nei ristoranti e pizzerie è parte integrante dell’immagine del locale e della sua percezione da parte dei consumatori”, osserva Scf. “Così come gli spot televisivi, la musica da associare al proprio brand e attività deve ricondurre a sensazioni piacevoli che faranno replicare la scelta dei clienti in vostro favore. Oltre che far identificare il cliente nella vostra attività, la musica è un indispensabile strumento di intrattenimento. Autonomamente o rivolgendosi ai fornitori di radio personalizzate per punti vendita (c.d. Music Service Provider), ogni titolare ha diritto di arricchire il proprio business e la propria offerta commerciale trasmettendo musica nel rispetto della legalità e riconoscendo ad artisti e produttori i diritti connessi, diversi dai diritti d’autore tutelati invece da Siae. Con una semplice e unica licenza – aggiunge la società – più di 60.000 tra bar, pub e ristoranti diffondono musica con playlist personalizzate, radio e tv via etere, digitale o web. Grazie alla licenza Scf per l’utilizzo di musica, potrai arricchire l’offerta del tuo locale disponendo, nel rispetto della legalità, di ogni genere di musica. Più di 20 milioni di brani appartenenti agli oltre 400 produttori discografici rappresentati dalla società; un repertorio che ad oggi, grazie all’ ingresso di Afi tra i produttori iscritti, corrisponde alla quasi totalià della musica nazionale e internazionale pubblicata in Italia”.

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