Barista ucciso, il nodo della sicurezza

barista ucciso a budrio

Sdegno e preoccupazione. Sono i sentimenti che, come prima reazione, il presidente di Fipe Confcommercio Cesenate Angelo Malossi si sente di esternare all’indomani della tragedia di Budrio (Bologna), dove un barista è stato freddato nel suo locale durante una rapina.

“Desideriamo essere vicini alla famiglia del nostro collega – prosegue Malossi – viviamo un momento difficile, dove i titolari dei pubblici esercizi sono esposti in prima persona a situazioni di pericolo. In casi come questo la rabbia monta, ma non dobbiamo mai smettere di ragionare, chiedere e pretendere interventi perché non si può morire, non si può essere uccisi sul posto di lavoro. I pubblici esercizi sono sempre più nel mirino, vittime ogni giorno di episodi di delinquenza. Gli esercenti sono sentinelle sul territorio e, come nel caso di Budrio, anche in tanti altri paesi svolgono un’importante funzione sociale. Per questo motivo serve un crescente controllo del territorio in grado di tutelarli dai mille pericoli a cui sono esposti”.

La Fipe ha messo in programma per il lunedì 8 maggio un corso di una giornata dedicato ai gestori e dipendenti pubblici esercizi sui possibili rischi e modalità di difesa/non reazione.

Spesso si sottovalutano i rischi che i titolari dei pubblici esercizi e i loro collaboratori devono affrontare ogni giorno. La vicenda del barista ucciso a Budrio lo testimonia. Questa categoria ha a che fare quotidianamente con le persone, ogni tipo di persona che entra come avventore e il titolare si assume la responsabilità del suo servizio, anche nei confronti degli altri utenti. Purtroppo anche nel nostro territorio non sono rare situazioni di pericolo in cui conta il sangue freddo del pubblico esercente.

Per queste motivazioni la Fipe Confcommercio del comprensorio cesenate, con la collaborazione di istruttori qualificati Coni, promuove un corso di “Self & Public Defense: consigli e tecniche per difendere e preservare la propria incolumità e quella dei propri clienti e collaboratori da una possibile situazione di pericolo”.

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