DALLA PANETTERIA AL “BAKERY CAFE”
Fragrante e appena sfornato. Il pane artigianale resta il preferito dagli italiani. Però è in corso una trasformazione dei punti vendita: la tradizionale panetteria – seppur lentamente – sta lasciando il passo ad attività più articolate, come il “backery cafe”. Alla produzione di pane e dolci si affianca così la somministrazione di bevande, una ristorazione veloce, un locale di servizio in poche parole.
Questo è il trend che emerge da una ricerca commissionata a Databank dall’Associazione Italiana Bakery Ingredients.
Il pane artigianale è scelto dall’87,9% dei consumatori, contro l’8,2% del pane industriale e il 3,9% di quello congelato. Tuttavia negli ultimi quattro anni la produzione artigianale ha subìto un calo, al contrario dei sostitutivi (cracker, grissini, pani morbidi). Nel 2014 la diminuzione è stata del 3,8%, pari ad un consumo pro-capite giornaliero di 85-90 grammi. Nel 2015 è previsto un ulteriore calo del 3%. Salgono i consumi di pane congelato (+0,8%) e dei sostitutivi del pane (+0,9%) e il 2015 vedrà ulteriore crescita. Il pane congelato vede nella Grande Distribuzione Alimentare il mercato più interessante (+75%) grazie a prezzi stabili e convenienti. Si registra anche la tendenza – contro spreco e per risparmiare – la predilezione per pani di piccola pezzatura.
Cambiano profondamente le abitudini alimentari, ma secondo Palmino Poli, presidente di Aibi, “non si è però perso l´interesse per un prodotto gustoso. Al contrario, si cerca spesso il pane con proprietà nutrizionali superiori, nonostante la crisi”.
I panificatori si sono orientati verso prodotti salutistici, la produzione è stata orientata verso pizze e focacce. Ma, come accennato, cambia anche il punto vendita: dalla panetteria artigianale al bakery caffè o punti vendita multiformat. Rappresentano ora il 5% delle panetterie, ma cresceranno sicuramente.
“La ricerca Databank – conclude Poli – racconta il cambiamento del mondo del pane, legato al mutare della società e degli stili di vita. Diversificare l’offerta è la risposta più adeguata della panificazione”.
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Gent.ma Redazione La casa fuori casa,
in riferimento all’articolo: “DALLA PANETTERIA AL “BAKERY CAFE””,desideravo farvi notare un dato che annulla l’altro.
Vado più precisamente ad evidenziare che, se cresce il consumo del pane congelato, e quindi diminuisce la qualità, non può crescere la domanda dello stesso prodotto con proprietà nutrizionali.
Credo siano due dati uno l’opposto dell’altro.
Cordiali saluti.
Buongiorno Sig. Nicola, in realtà l’articolo mette in risalto come nonostante la crisi, il consumatore è più attento alle proprietà nutrizionali di ciò che acquista. Nel totale delle vendite, risulta in aumento l’attenzione a questo aspetto rispetto prima… spero di aver chiarito l’incomprensione! A presto!