l’Antitrust condanna Tripadvisor in relazione ad accertate recensioni online fasulle

tripadvisorCome già ampiamente diffuso dalla stampa, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (l’Antitrust) ha condannato TripAdvisor, per pratiche commerciali giudicate non corrette in relazione alle recensioni online, a pagare 500mila euro di sanzione amministrativa perché, nel pubblicizzare la propria attività, «enfatizza il carattere autentico e genuino delle recensioni, inducendo così i consumatori a ritenere che le informazioni siano sempre attendibili, espressione di reali esperienze turistiche».

L’Antitrust ha inoltre ingiunto a TripAdvisor di assumere entro 90 giorni idonee iniziative per ottemperare al divieto di ulteriore diffusione e continuazione della pratica commerciale scorretta.

L’indagine dell’Antitrust ha preso le mosse da denunce dell’ Unione Nazionale Consumatori, di Federalberghi e di altri soggetti danneggiati.

L’Autorità ha accertato la non correttezza delle pratiche commerciali contestate da settembre 2011 a oggi da parte di TripAdvisor Llc (società di diritto Usa cui fa capo la gestione del sito  (ww.tripadvisor.it) e di TripAdvisor Italy.
Con questo provvedimento – si legge nella nota – l‘Antitrust ha vietato la diffusione e la continuazione di una pratica commerciale consistente nella «diffusione di informazioni ingannevoli sulle fonti delle recensioni», pubblicate sulla banca dati telematica degli operatori, adottando strumenti e procedure di controllo inadeguati a contrastare il fenomeno delle false recensioni.

Oggetto principale della contestazione nei confronti di TripAdvisor è l’anonimità delle recensioni, che impedisce agli operatori economici interessati di procedere contro soggetti che, pur non essendo mai stati loro clienti, diffamano.

Anche Fipe ha denunciato la perversità del meccanismo che consente ad alcuni locali di incrementare fraudolentemente il proprio rating e che condanna invece altri a subire, senza potersi difendere, maltrattamenti e anche inaccettabili ricatti.

In particolare la federazione ha dichiarato guerra alle agenzie di reputazione on line che vendono pacchetti di recensioni naturalmente false che vanno ad inficiare quelle autentiche.
Inoltre per raggiungere gli scopi sopra illustrati e soprattutto per combattere le false recensioni che tolgono credibilità ad uno strumento che avrebbe una indiscutibile utilità nell’attribuire rating di qualità di diretta espressione dei consumatori ai locali, ha più volte incontrato i vertici di TripAdvisor allo scopo di contrastare le devianze e trovare soluzioni, avviando una collaborazione che si ritiene di utile prospettiva per la categoria, vista l’utilità e la diffusione dello strumento, se correttamente gestito.

Recentemente Fipe e Confcommercio di Firenze e Pistoia hanno iniziato un esperimento pilota per formare i ristoratori e contrastare le false recensioni, attività che sarà utile anche a TripAdvisor per conformare le proprie procedure al dettato dell’Antitrust.

Questa posizione di fattiva collaborazione è dettata dalla necessità di migliorare uno strumento allineato ai tempi, con straordinarie potenzialità di marketing per le nostre imprese, che Fipe considera una opportunità da coltivare, affiancandosi a TripAdvisor nell’elaborazione di migliorie operative reciprocamente utili, raccogliendo al riguardo giusta attenzione e disponibilità ad approfondire le criticità che l’Antitrust ha condannato.

Può essere considerata una posizione contro-tendenza, ma si ritiene che l’evoluzione tecnologica dell’informazione non si possa fermare con sentenze, ovviamente da rispettare, ma che si spera utili a perfezionare uno strumento che la Federazione considera potenzialmente formidabile, ovviamente se ben presidiato.

About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.

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