Tappo anti rabbocco e presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, la definizione dei Ministeri

Si rende noto che, anche su sollecitazione della Federazione, i Ministeri dello Sviluppo Economico e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali hanno emanato una nota congiunta di chiarimenti in relazione alle nuove norme sull’obbligo dei tappi anti rabbocco per la presentazione degli oli d’oliva vergini nei pubblici esercizi.

La nota cerca di fornire “i necessari orientamenti per la corretta attuazione della citata disposizione…ed evitare agli operatori interessati difficoltà interpretative ed applicazioni non conformi alla norma”.

Chiarisce quindi che il tappo anti rabbocco deve presentare essenzialmente due caratteristiche:

  1. impedire un nuovo riempimento della confezione e comunque una modifica del contenuto della stessa;
  2. risultare saldamente vincolato al collo della bottiglia o in generale al recipiente in modo tale da non essere possibile la sua asportazione con un mero intervento manuale ovvero senza mostrare, in caso di avvenuta effrazione, l’alterazione del dispositivo dosatore e/o degli elementi che lo rendono solidale al contenitore, ovvero segni evidenti della manomissione, facilmente rilevabili all’esame visivo del controllore o dell’utilizzatore.

Inoltre, i Ministeri chiariscono che l’eventuale utilizzo di confezioni “monodose” rispetta l’obbligo di legge, in quanto una volta aperte vengono o utilizzate integralmente oppure la confezione rimane comunque aperta o alterata.

In sostanza, a parte la conferma della possibilità di utilizzare le confezioni “monodose”, i Ministeri si limitano ad esplicitare meglio le caratteristiche che deve avere il tappo antirabbocco, senza dare però indicazioni su un’eventuale attestazione ministeriale di conformità dei dispositivi che si trovano oggi in commercio, seppur limitatamente.

Inoltre, rimane aperta la questione della possibilità di smaltimento delle scorte di olio già presenti nei magazzini dei locali.

Si ricorda che la sanzione prevista per coloro che non utilizzano i dispositivi anti rabbocco va da 1.000 a 8.000 euro.

Pertanto la Federazione, apprezzando l’interesse dimostrato dai Ministeri competenti, solleciterà gli stessi a fornire ulteriori indicazioni al fine di facilitare agli operatori del settore il corretto adempimento del nuovo obbligo di legge.

About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.

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