Incontro con l’amministrazione sulla ludopatia: collaborare insieme per contrastare il gioco patologico

Venerdì mattina la Fipe è stata convocata dal Comune di Cesena per un confronto su i problemi legati alla ludopatia e ai giocatori patologici. Oggetto dell’incontro a cui partecipavano anche altre associazioni di categoria era un approfondimento sulla problematica delle dipendenze da gioco nel nostro territorio insieme ai soggetti economici.

L’Assessore Benedetti nel suo intervento ha spiegato le ragioni della convocazione, e, in forza del momento storico che stiamo vivendo – commenta il presidente Malossi – ha sentito il dovere/diritto di iniziare a ragionare e programmare azioni comuni per prevenire il gioco patologico. Non si tratta di colpevolizzare i pubblici esercizi e le sale gioco, che hanno – nel rispetto delle normative – tutto il diritto di detenere apparecchi elettronici per il videogioco; gratta e vinci; ect, ma di evitare una deriva sociale. L‘Assessore ha chiesto la collaborazione delle Associazioni di Categoria affinchè anche gli operatori sappiano come affrontare clienti/giocatori cronici e a chi eventualmente rivolgersi per un’aiuto.”

Il Dott. Michele Sanza, Direttore della Unità Operativa Servizio Dipendenze Patologiche (Sert) dell’Azienda Usl di Cesena, ha spiegato come fino ad un paio di anni fa quella del “gioco patologico” era “un’esigenza rara”. Nel giro di pochi mesi – complice anche l’insistenza pubblicitaria non solo televisiva ma anche on line – il servizio dell’Ausl è passato a seguire una quarantina di giocatori patologici, che probabilmente sono solo la punta dell’iceberg. Infatti le difficoltà economiche tendono ad aumentare le pratiche di gioco e in tempi di crisi statisticamente aumenta l’attrazione a “tentare la fortuna” con queste modalità.

Ancora non si è riusciti a fare un vero e proprio identikit del giocatore patologico, ma dalle prime analisi si possono riconoscere due categorie a rischio: i giovani di sesso maschile (20 – 30 anni) che sono più predisposti al video gioco, anche online e donne adulte che spendono sopratutto per i gratta e vinci. Il giocatore soggetto a ludopatia comunque si trasforma nel suo comportamento: diventa ansioso, a volte depresso perchè la sua dipendenza spesso incide non solo a livello materiale ma sopratutto affettivo.

Era presente all’incontro anche Matteo Gaggi, dirigente del Settore Servizi Sociali del Comune di Cesena che ha messo in evidenza come anche i servizi sociali già da tempo seguono alcuni casi cronici e di come è fondamentale il supporto della famiglia del giocatore.
Esistono inoltre alcune associazioni di Giocatori Anonimi che sono già attive sul territorio con incontri settimanali e consulenze, e che si stanno verificando decisive per il sostegno delle famiglie che si trovano a dover viver questo disagio.

“Comunque – ha affermato il Dott. Sanza – per qualsiasi caso, la cura migliore è sempre la prevenzione.” Ed è proprio su questo punto che si dovranno concentrare le azioni di contrasto con tutti gli attori in gioco, comprese le associazioni di categoria e le attività economiche a cui si chiederà una collaborazione in questo senso.

Nel frattempo noi della Fipe Confcommercio del comprensorio cesenate, coscenti delle conseguenze sociali, abbiamo messo a disposizione il nostro blog, per accogliere esperienze, contatti di riferimento e campagne di prevenzione. Ma non solo, cercheremo infatti di coinvolgere gli operatori associati affinchè siano anche loro a conoscenza delle situazioni patologiche che possono derivare dal gioco e prestino attenzione e cura ai loro clienti. “L’importante però è che l’esercente non venga lasciato da solo in questo percorso – spiega Malossi – le linee strategiche di prevenzione andranno costruite insieme e gli operatori sanitari dovranno dare un vero appoggio anche all’imprenditore che si troverà di fronte un giocatore patologico. Crediamo inoltre che l’esercente che accetterà di collaborare in questo senso, dovrà ricevere da parte degli enti pubblici un riconoscimento, non solo formale.”

About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.

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