Sorvegliabilita’: quali sono i criteri per i locali pubblici?

I criteri di sorvegliabilita’ dei locali adibiti a pubblici esercizi
(D.M. n. 564 del 17 dicembre 1992)

La sorvegliabilita’ è una normativa che rientra nel controllo per la Pubblica Sicurezza ed è molto importante rispettarne i requisiti. L’autorizzazione di somministrazione alimenti e bevande può essere sospesa nel caso venissero a mancare i criteri che garantiscono la sussistenza della sorvegliabilità esterna ed interna dei locali.

Alcune caratteristiche della Sorvegliabilita’:

Gli ingressi devono avere accesso diretto dalla strada o da un altro luogo pubblico e non possono essere utilizzate per l’accesso ad abitazioni private;

– Se il locale è parzialmente interrato deve essere integralmente visibile dalla strada;

– Se il locale è ad un piano superiore a quello della strada, la visibilità esterna deve essere verificata dall’autorità di pubblica sicurezza;

Le suddivisioni interne del locale, non possono essere chiuse da porte o grate che non consentano un immediato accesso (fatta eccezione dei servizi igienici e dei vani non aperti al pubblico);

L’ingresso e l’uscita del locale durante l’orario di lavoro devono essere liberi da impedimento;

In particolare, per evitare sanzioni le vie di uscita devono essere segnalate con apposita indicazione “Uscita”.

About Sara Montalti
Laureata in Relazioni Pubbliche, lavoro nel settore dell'Assistenza Sindacale e Progettuale in Confcommercio Imprese per l'Italia dal 2005 e sono segretaria della Fipe del Comprensorio Cesenate. Il lavoro di segreteria sindacale implica l’immedesimarsi totalmente nelle problematiche relative al settore e cercare insieme al presidente di categoria, in concertazione con i dirigenti dell’associazione e degli associati, di risolvere o sviluppare interventi a sostegno delle loro situazioni.

6 Responses to Sorvegliabilita’: quali sono i criteri per i locali pubblici?

  1. alvaro ha detto:

    Scusate, io ho i bagni esterni al bar in un cortile condominiale, cosa devo fare?

    • Sara Montalti ha detto:

      Buongiorno Alvaro, ai sensi della normativa sulla sorvegliabilità non è possibile per un pubblico esercizio avere i bagni in un cortile condominiale, in quanto con molta probabilità avrà degli altri ingressi/uscite sulle proprietà degli altri condomini. Se la sua è un’attività del comprensorio cesenate può passare in associazione per verificare meglio la sua situazione; diversamente le consiglio di confrontarsi con gli uffici Fipe Confcommercio del suo comune. Buona giornata e buon lavoro!

  2. Enrico ha detto:

    Ma se un locale ha servizi esterni in cortile utilizzato da altri residenti ma per contratto l’uso di un’area a parcheggio, dei servizi igienici e del percorso dal locale ai servizi sono ad uso esclusivo dell’esercizio ?

    • Sara Montalti ha detto:

      Occorrerebbe approfondire meglio il caso in questione visionando una planimetria e sopratutto conoscendo la realtà in cui si trova il locale, comunque sia ai fini della sorvegliabilità, l’area esterna non dovrebbe avere degli accessi immediati (cioè aperti) su aree private e tutte le possibili uscite devono essere segnalate. Ma questa risposta credo che non sia sufficiente per il caso specifico, di cui non abbiamo informazioni adeguate. Sara

  3. edoardo pironi ha detto:

    sono titolare di un Ristorante in collina che ha ingressi con accesso diretto dalla pubblica via ma l’uscita della cucina dà sulla area di retropertinenza
    del locale stesso delimitata in tutto il suo perimetro dal bosco comunale Impenetrabile) Lo SPUAP della Valmarecchia mi comunica “Avvio Provvedimento
    divieto prosecuzione attività” con 30 gg di tempo per provvedere. Cosa posso fare?
    Grazie

    • Sara Montalti ha detto:

      Buongiorno sig. Edoardo, la sorvegliabilità è un requisito indispensabile per l’attività di somministrazione, se l’area esterna – anche se dietro al locale – non è in alcun modo delimitata fisicamente con delle recinzioni purtroppo il criterio decade. Non posso conoscere la sua situazione, quello che le consiglio è di rivolgersi alla Fipe Confcommercio più vicina alla sua attività per fargli vedere il provvedimento che ha ricevuto, così che la possano assistere nella pratica. In bocca al lupo!
      Sara

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