Archivi Giornalieri: 2 Luglio 2012

Buoni Pasto: si cerca una soluzione

È stata lanciata una campagna a livello regionale per aprire un tavolo di trattative con le società che emettono tagliandi di buoni pasto, per trovare insieme ai pubblici esercizi – soggetti non secondari di questo particolare mercato – una soluzione al problema.
“La situazione attuale dei Buoni Pasto è molto critica, occorre ristabilire equità e trasparenza proprio perché a causa dell’inasprimento delle condizioni contrattuali imposte da alcune società emittrici di “Buoni Pasto”, il mercato rischia il collasso. Occorre fissare regole nuove.”, dichiara Angelo Malossi, presidente Fipe Cesenate.

Un cliente compra un piatto di pasta e lo paga col buono pasto; il barista spedisce il tagliando alla società che lo ha emesso ma la cifra che gli torna indietro è fra i 7 e il 12% in meno di quella che gli spetterebbe. Questo perché i datori di lavoro riescono a strappare alle imprese emettitrici sconti che poi vengono ammortizzati a spese dei baristi.

Agriturismo: STOP alla concorrenza sleale

NUOVA LEGGE REGIONALE SULL’AGRITURISMO
Confcommercio: stop alla concorrenza sleale

Una regolamentazione chiara, certezza nei controlli e la tutela delle imprese della ristorazione e ricettive tradizionali. Queste in sintesi le richieste di Confcommercio di Cesena e comprensorio, rispetto alla proposta di legge in materia di agriturismo in discussione in questi giorni in regione.

“Non abbiamo nulla contro l’attività agrituristica – commenta Angelo Malossi, Presidente della Fipe cesenate- purché rispetti i requisiti fissati dalla legge e non configuri una concorrenza sleale verso i pubblici esercizi e gli alberghi. Oggi troppo spesso queste aziende finiscono per configurarsi come vere e proprie attività commerciali, senza tuttavia essere tenute ad osservare nessuno degli obblighi a cui è soggetto il comparto ricettivo e della ristorazione, e godendo per di più di una fiscalità agevolata.”